A chi denuncia, si interroga, critica…

Caro mio figlio in rosa,
sono la mamma che, insieme al marito, è stata convocata in questura perché “veste  suo figlio maschio con vestitini da femmina”. Scrivo in modo anonimo per non esporre nostra figlia. Scrivo di figlia e non di figlio perché è quello che ci ha chiesto lei di fare, di rivolgerci in famiglia a lei al femminile, con il nome femminile da lei scelto. Ed è questo che ci consiglia di fare la specialista in disforia di genere dell’ età infantile, dalla quale siamo seguiti: di assecondare e di accogliere.
Nostra figlia non ama essere esposta, di parlare di questo e doversi giustificare perché sente quello che sente (di essere). Vuole soltanto poter essere sincera, essere amata per la persona che è e avere un’infanzia serena. Cioè avere quello che tutti i bambini hanno il diritto di avere.

Riguardo a questa segnalazione e interrogatorio ci sono due cose che assolutamente non riesco a capire. La prima è come una persona che non sa niente di noi e della nostra vita si permetta di giudicare una situazione che non conosce per niente. Sono sicura che questa persona non ci conosce affatto perché io non ho mai fatto  segreto di cosa succedeva con la nostra bambina e sono sempre aperta e disposta a spiegare i nostri motivi e a informare sui bambini e sulle persone di genere non conforme. Quindi chi è interessato a capire e vuole assicurarsi che i nostri bimbi stiano bene…basta che chieda!

Ma questa persona non sa!
Non sa niente delle ore e ore trascorse su internet per avere anche solo un punto di inizio. Non sa degli specialisti che abbiamo visto, dei libri che abbiamo letto, soprattutto in lingue straniere. Non sa delle ore che stavo seduta a terra con mia figlia in braccio che piangeva fuori tutta la disperazione che ha nel suo piccolo corpo! Non sa delle 1000 conversazioni per cercare di convincerla che vale tanto quanto una bambina “vera”, che è bella come le bambine “vere”. Non ha visto come cercava di strapparsi i capelli per la frustrazione.
Alla sua tenera età ha già dovuto imparare a riflettere bene ogni giorno di nuovo se oggi, a seconda di dove va e con chi sta, può essere se stessa o se è meglio fingere essere un maschio “normale”.
Deve decidere ogni giorno cosa è più importante, essere se stessi o rischiare di essere presa in giro, guardata male e essere emarginata.  Tutte queste considerazioni non le dovrebbe dover fare, una bambina. Dovrebbe solo pensare a giocare e a divertirsi.
Questa persona non ha nemmeno visto il cambiamento in lei quando finalmente noi genitori abbiamo capito. La felicità di ricevere un vestitino suo o non doversi prendere quello della mamma troppo grande. La nuova serenità e la naturalezza con cui gioca come bambina fra altre bambine appena conosciute in spiaggia o al parco.
Questa persona ovviamente non saprà che diversi studi hanno dimostrato che quasi 50% delle giovani persone con disforia di genere tentano il suicidio. Cioè uno no è uno si!! E i numeri salgono ancora quando si parla di droghe o autolesionismo. E che gli esperti, come fa la nostra, consigliano ai genitori di assecondare le richieste del proprio figlio/ della figlia. Un genitore non ha altra scelta se vuole vedere crescere sano e sereno i propri figli.
Quindi..proprio non capisco come poteva permettersi questa persona!

La seconda cosa che non capisco è come questa segnalazione poteva essere presa sul serio. Non si parlava di maltrattamenti, botte, umiliazioni o abbandono… si parlava di un vestito!!! Un vestito indossato da una bambina, o se si vuole da un bambino, felice! La mancanza di informazione sul tema non giustifica questo comportamento!

Chiedo a tutte le persone che hanno dubbi, che hanno domande, di chiedere a noi genitori e di informarsi. Noi genitori di questi meravigliosi bambini libellula abbiamo già tanto da preoccuparci, da fare e da pensare. Davvero, una cosa così non ci vuole.

One thought on “A chi denuncia, si interroga, critica…

  1. Questa storia è allucinante.
    C’è troppa incompetenza in chi dovrebbe documentarsi e vagliare le segnalazioni e troppa ignoranza ed arroganza in chi le fa.

    Potete chiedere il nome della persona che ha fatto la segnalazione?
    Potrebbe essere una persona che è in contatto con vostra figlia e che con questo atteggiamento potrebbe nuocerle!

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